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Cenni storici


 

Dei documenti datanti dell'anno 1029 testimoniano dell'esistenza del castello di Rivalta e dei Signori che l'hanno abitato, ma è del 1552 è il primo documento in cui i Signori di Rivalta vengono chiamati con il cognome di “ORSINI” per l’investitura dei loro feudi da parte del Duca Emanuele Filiberto.

Nel 1621 gli Orsini ottengono dal Duca Carlo Emanuele I° il titolo di Conti su Rivalta, Orbassano e Trana, col diritto di estendere tale dignità ai discendenti maschi e femminine in cambio della cessione al Duca di 12 giornate di bosco, del valore di 1200 ducatoni, nella regione di Miraflores (Mirafiori).

torre antica  Alla fine del 1600 gli Orsini si dividono in due rami: quello di Rivalta con maggiore e più vasta giurisdizione e quello d’Orbassano con minori possessi.

 Nel 1720 Francesco Giacinto Orsini, figlio di Vittorio Antonio, è Sindaco di Torino.

 Nel 1787 con la morte di Teresa Eleonora, discreta pittrice, e figlia di Giuseppe Bernardo, si estingue il ramo di Rivalta.

 In tale anno Risbaldo Filippo, dei Conti di Orbassano, discreto letterato, raduna su di sé le due signorie, muore celibe nel 1794 e gli succede il fratello Ottavio, pure celibe, che lascia la signoria al cugino Risbaldo ed egli fù l’ultimo feudatario di Rivalta…..


L'antica torre del castello di Rivalta

Siamo nel 1823 e l’ultimo discendente della famiglia Orsini, Gioacchino, Conte di Orbassano, vende il castello rivaltese a Cesare della Chiesa, Conte di Benevello.
 

Cultore delle belle arti il Benevello si distinse nella pittura: uno dei suoi dipinti arricchì la pinacoteca del Re Carlo Alberto, un altro dipinto è esposto nella Chiesabenevello Parrocchiale SS. Pietro e Andrea di Rivalta. Si prodigò per la fondazione della “Società Promotrice di Belle Arti” di Torino di cui fui il primo presidente.
Compì studi di legge e venne eletto senatore del Regno il 18 dicembre 1849, fu Consigliere comunale di Torino, Socio dell'Accademia d'agricoltura di Torino dal 1845 e Membro residente dell'Associazione agraria subalpina di Torino.
 
Uomo di notevole cultura fu insigne studioso di lettere: pubblicò alcune novelle e drammi. Data la sua prestigiosa posizione culturale e politica fu amico del romanziere Honoré de Balzac che ospitò nel 1836 nella dimora rivaltese.
Il Conte Cesare della Chiesa di Benevello e la moglie contessa Polissena Pasero di Corneliano ebbero due figlie: Bianca, sposata al Conte Demetrio Piccono della Valle, e Cecilia, sposata al Marchese Alfredo Solaro del Borgo.
Alla figlia Bianca è dovuta l’istituzione dell’ “Ospedaletto di Ricovero” di Rivalta, attuale casa di riposo a lei intitolata.

benevellobenevello
Dipinti di Cesare della Chiesa
A sinistra "Foresta" - a destra " Vescovo di Grenoble"
 




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